M'ILLUMINO DI MENO

M’ILLUMINO DI MENO: numerose le iniziative anche in Puglia e di vario genere, obiettivo principale è sottolineare quanto sia importante il contributo individuale.

Alle 17.30 di oggi, 1° marzo, tutti abbiamo un appuntamento a cui non possiamo mancare: spegnere almeno una lampadina, o un apparecchio elettrico in stand by o altro, per un’ora, per il risparmio energetico e contribuire a rispettare l’ambiente. Torna infatti “M’Illumino di meno” la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, ideata ne 2005 da Caterpillar e Rai Radio2 (che tra l’altro hanno approntato un decalogo) rivolta agli ascoltatori di spegnere le luci che non sono indispensabili e ridurre i consumi seppure per poco tempo.

Chiunque può partecipare, basta un piccolo gesto, un’ora di di luce spenta anche di una sola lampadina. Tante le adesioni e le idee per aderire dai supermercati alle Amministrazioni comunali, regionali e provinciali, enti pubblici, scuole, università, esercizi commerciali, ristoranti, musei e associazioni varie. La manifestazione simbolica e concreta, come sottolineano i promotori “che fa del bene al pianeta e ai suoi abitanti” e che si svolgerà tutta Italia.

Numerose le iniziative anche in Puglia e di vario genere. A Palazzo Codacci-Pisanell a Lecce , ad esempio, ieri 28 febbraio si è svolto il flashmob “Caccia al kWh”, sulla scia di iniziative simili promosse nell’ambito della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), che raggruppa più di 60 Atenei italiani. La “Caccia” si è svolta in contemporanea in numerose Università della rete, e ha coinvolto docenti, personale, studenti e pubblico in una vera e propria “caccia”, appunto, agli sprechi di energia (luci rimaste accese, finestre aperte e altro). L’obiettivo principale della manifestazione è sottolineare quanto sia importante il contributo individuale che ciascuno può offrire in tema di risparmio energetico. Hanno aderito le associazioni studentesche Radio Wau, Studenti Indipendenti, Link, Focus, Esn ed Erasmus World, e i ragazzi del corso di laurea Dams.
Alla fine del flashmob si è tenuto concerto acustico a lume di candela con il gruppo “La Chirurgia Etica”, Cristiana Verardo e Osvaldo Greco.

“M’Illumino di meno” continua ancora oggi a Nardò oggi 1° marzo, dalle ore 18 alle 20, per 120 minuti, sarà spenta la Villa di via XX Settembre, contemporaneamente faranno la stessa cosa migliaia di piazze, monumenti e altri palazzi della Puglia e dell’Italia intera. L’edizione 2019 di “M’illumino di meno” è dedicata al tema dell’economia circolare, basata sull’imperativo del riutilizzo dei materiali e della riduzione degli sprechi. Perché le risorse finiscono, ma tutto si rigenera: bottiglie di plastica che diventano maglioni, carta dei giornali che torna carta, una cornetta del telefono che diventa una lampada. L’economia circolare serve a salvare la Terra e da economia “di nicchia” è diventata economia “vera”, in cui l’Italia peraltro è leader mondiale.

Spegnere le luci si un monumento o una piazza cittadina può aiutare i cittadini a capire, a ricordare a far loro porre delle domande. Altra iniziativa è quella dell’associazione TsèTsè che a Ginosa aderirà all’iniziativa organizzando un evento sul riutilizzo dei materiali e la riduzione degli sprechi per allontanare “il fine vita” delle cose, nell’appuntamento di oggi, 1° marzo dalle ore 18 alle 20 in piazza Marconi.

Conversano sarà spenta la facciata del Castello dalle ore 18 alle 22, a Cerignola dalle ore 19 alle 20 sarà al buio il viale centrale della Villa comunale per sensibilizzare la cittadinanza al problema, campagna tra l’altro anticipata con la pubblicizzazione dell’iniziativa con affissione agli albi comunali di apposite locandine informative, pubblicazione sui profili social del Comune, trasmissione locandine alle scuole locali, insieme con lettere d’invito inviate a esercizi pubblici e commerciali ad aderire spegnendo le insegne dalle ore 18 alle 19. Mentre ai locali di ristoro si è suggerito ci organizzare cene e aperitivi a lume di candela e cene plastic free con la limitazione di plastiche ed imballaggi.

Perché “Ri-generare” non è solo il riutilizzo di materiali quali plastica o vetro o cartone, che solitamente differenziamo con i rifiuti indifferenziabili. Il risparmio energetico così come l’economia circolare si può avviare da piccoli gesti quotidiani come: mettere sempre il coperchio sulle pentole quando bolle l’acqua, sbrinare di frequente il frigo, ri-passare in padella la pasta avanzata, ri-mettere in tavola gli avanzi magari con pietanze ‘svuota-frigo’, ri-usiamo con creatività e diamo nuova vita a oggetti come vecchi asciugamani che possono diventare dischetti struccanti lavabili o vecchi maglioni panni antistatici o dalle maniche creare degli scalda muscoli o ancora dalle gambe dei pantaloni creare borse per lo sport, quindi riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, mantenere, recuperare, rigenerare per tenere il più possibile e quanto più possibile in circolo ciò che altrimenti sarebbe inutile spreco.

Tutto nel rispetto di Madre Terra che è stanca, usurata, sfinita e a rischio. Ce lo dice con il clima che cambia, la restituzione di rifiuti che non si smaltiscono se non a lungo termine, con la scarsità delle materie prime e tanto altro.