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BARI: è pace fatta tra commercianti, detrattori dei lavori di restyling su via Sparano, e amministrazione comunale.

Ieri pomeriggio l’incontro in sala giunta.

Dislivelli sul primo isolato della via del commercio barese (tra piazza Moro e via Crisanzio), contemporaneità dei cantieri su più isolati («su otto isolati ce ne sono cinque») e maggior decoro e pulizia nella lavorazione: questi gli argomenti sul tavolo. Ma procediamo con ordine. Sul fronte pendenza, già dal prossimo lunedì, si procederà allo smontaggio del marciapiede del primo isolato di via Sparano. «Interverremo su quello destro, avendo di fronte la stazione – fa sapere l’ingegner Claudio Laricchia, direttore della ripartizione Lavori Pubblici -, nel tratto tra piazza Moro e la biblioteca comunale. Avendo cura di recuperare le basole, ruoteremo il marciapiede in modo da alzare il punto dove oggi insiste lo scarico delle acque meteoriche». In questo modo la pendenza, che attualmente sfiora il 6.6 per cento, scenderà tra il 3.5 e il 3.8. «Non sono certo i livelli previsti dalla normativa – prosegue Laricchia – ma è materialmente impossibile fare di meglio».

Bisogna infatti tener conto non solo delle soglie esistenti, ma anche e soprattutto della volontà di portare la strada al livello dei negozi, così come previsto dal progetto.


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I lavori richiederanno non più di una decina di giorni.

Ma quello della pendenza è un problema che coinvolge non solo il primo, ma tutti gli isolati di via Sparano: «sugli altri avremo un po’ di problemi. Particolarmente difficile l’isolato di H&M, in cui le pendenze sono addirittura al nove per cento. Ma miglioreremo». Non desta problemi, invece, il tratto tra corso Vittorio Emanuele e via Piccinni, su cui è stato ultimato l’allestimento delle aree di cantiere con la sistemazione di pannelli e accessi, come previsto da progetto (è stato assicurato il rispetto dei tempi delle lavorazioni e la presenza giornaliera di un numero di operai mai inferiori a dieci): «abbiamo già tracciato tutto, le pendenze non supereranno il 2.5 per cento». Non sono previsti costi aggiuntivi.

Sembra chiusa, almeno per il momento, la polemica sulla nuova via non a misura di disabile, ma di nodi da sciogliere ce ne sono tanti.