torre guaceto puglia
Torre Guaceto: La riserva naturale,sulla costa brindisina, è un paradiso per bagnanti, turisti e amanti della natura.

E oggi i fruitori di Torre Guaceto possono ammirare una Torre, la Torre aragonese, completamente rinnovata, Al suo interno è possibile visitare l’imponente installazione storico-artistica di una nave romana realizzata per la Riserva Torre Guaceto da uno dei più famosi maestri d’ascia di riferimento in Italia, Mario Palmieri.

È stato realizzato proprio questo tipo di imbarcazione da trasporto in scala 1:1 per via di evidenze archeologiche rilevate nelle acque dell’Area Marina Protetta che raccontano dell’utilizzo di questi mezzi per il trasporto in anfora di olio e vino. Il nuovo allestimento della Torre Aragonese ha reso possibile fare del luogo simbolo della Riserva, un vero e proprio museo.

La Riserva di Torre Guaceto, compresa nel territorio comunale di Carovigno e Brindisi si estende per una superficie di 1114 ettari, di cui 864 ettari (cioè il 77%) sono occupati da coltivazioni agrarie. Tutto ciò evidenzia come sia rilevante la vocazione agricola di quest’area protetta. Gli oliveti storici occupano una superficie di 260 ettari e ricadono in un’area omogenea e ben definita, corrispondente alle ultime pendici della zona collinare murgiana.



La tutela della Riserva ha permesso anche la nidificazione di specie rare di uccelli. Per esempio il cavaliere d’Italia, volatile raro e protetto da leggi internazionali, ha messo su famiglia nella Riserva. Himantopus himantopus, questo il nome scientifico, appartiene all’ordine dei Caradriformi e al sottordine dei Limicola, cioè a quelle specie che vivono in luoghi palustri e si nutrono degli insetti raccolti nel limo. Il cavaliere d’Italia ha zampe e becco lunghi e livrea bianca con ali nere. Costruisce il nido nel limo radunando rametti e sassolini. Depone da due a quattro uova a covata.

Questo uccello è un animale migratore, sverna in Africa e nidifica a nord del Mediterraneo. È una specie rara e tutelata dall’Unione europea. Per permettere agli animali migratori di trovare un luogo in cui poter riacquistare le forze necessarie al viaggio e alla fauna stanziale di poter contare sulla presenza di un luogo sicuro in cui poter vivere e riprodursi, nel 2007 il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha realizzato un imponente progetto con il quale ha creato gli acquitrini, altrimenti detti, chiari d’acqua, oggi presenti in Riserva. E gli animali sembrano aver gradito.